La regina Giovanna I D'Angiò, con atto del 27 settembre 1346, accordò a Gioffredo Tapparelli l'autorizzazione a erigere un fortalitium de lapidibus matonis et calcina, cioè una modesta casa-forte, che costituì il nucleo originario del castello.
Esso, nel corso dei secoli, sottostò a diversi lavori di ampliamento e di ristrutturazione per adeguarlo alle esigenze del tempo.
Il primo intervento, eseguito nel XVI secolo, comportò l'erezione dell'edificio rinascimentale sito sul lato nord-est.
Successivamente, nel 1676, l'architetto Giovenale Boetto realizzò, prospicienti il cortile, tre gallerie sovrapposte, formate da archi a pieno centro, che poggiano su pilastri in muratura a base quadrata; al terzo piano gli archi raddoppiano di numero e dimezzano l'altezza. A questo periodo risalgono anche la costruzione della torretta e la copertura dell'antico maniero con un tetto in tegole.
Altro intervento di rilievo venne eseguito, fra il 1785 e il 1795, dall'architetto Michelangelo Vaj, e comportò il riattamento generale della struttura dell'edificio.
Verso la fine del XIX secolo il castello passò a far parte del patrimonio dell'Opera Pia Tapparelli di Saluzzo, la quale, nel 1923, lo concesse in locazione all'asilo infantile, per poi alienarlo, nel 1976, alla Cassa di Risparmio di Savigliano. (L.C.)